I confini fra le competenze legislative statali e regionali nella giurisprudenza costituzionale: la difficile definizione delle materie

Pluralismo Territoriale e l’Autonomia Regionale

Anna Simonati

Professoressa ordinaria di diritto amministrativo, Facoltà di Giurisprudenza, Università di Trento.

Sinopsi

Da qualche anno Roberto Toniatti mi invita a svolgere un intervento nell’ambito del corso di Diritto regionale, di cui è titolare. È un’occasione di riflessione congiunta e confronto assai ghiotta, che ho sempre colto con grande piacere e di cui gli sono riconoscente. In primo luogo, infatti, l’impostazione didattica dell’incontro richiede un utile sforzo di semplificazione dei profili di complessità che emergono nella giurisprudenza costituzionale. In secondo luogo, la “serialità” dell’evento consente di riesaminare ogni volta i sommi capi della questione alla luce degli sviluppi nel frattempo intervenuti, il che opportunamente permette di cogliere gli spunti di riflessione emergenti dall’evoluzione del diritto vivente. Infine (ma non meno importante), il dialogo fra le nostre rispettive impostazioni (la sua, quella del diritto costituzionale in ottica comparata, la mia – più modestamente – di diritto amministrativo) pone l’accento su un aspetto elementare, ma forse non scontato: l’unicità della scienza giuspubblicistica. Al di là delle peculiarità proprie delle sue molteplici diramazioni, infatti, il diritto pubblico riesce a riconoscersi in un profilo identitario comune, la cui cifra fondamentale mi pare possa essere indicata nell’accoglimento di un metodo di lavoro condiviso. Con questo spirito, in segno di gratitudine e di amicizia, mi accingo qui di seguito a ripercorrere i sommi capi dei contenuti dell’esperienza didattica a cui ho fatto cenno. Dalla sintetica analisi di alcune sentenze della Consulta è possibile trarre qualche suggestione per la corretta comprensione delle modalità con cui, nel nostro ordinamento, i confini fra le competenze legislative statali e regionali sono andati via via delimitandosi. A tal proposito, come è ampiamente noto, la giurisprudenza costituzionale svolge un ruolo decisivo e spesso la Consulta persegue nelle decisioni obiettivi di politica del diritto. Per evidenziare alcuni profili di particolare interesse, mi sembra utile distinguere due gruppi di sentenze: quelle che si occupano di materie enumerate nell’art. 117 Cost. e quelle che vertono su materie non espressamente menzionate negli elenchi ivi contenuti.

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